Si può curare l’alopecia androgenetica? Quali i risultati? A Cosenza,Reggio Calabria e Messina il Dott.Serranò S. segue i suoi pazienti con cura e professionalità.
In un numero sempre maggiore di casi la risposta è si.
Chi afferma il contrario lo fa perché ignora l’esistenza di principi che hanno dimostrato di essere efficaci o perché mosso da evidenti interessi commerciali.
Certo chi pretende di curarsi con una pillola presa una volta a settimana, o con una decina di fialette due volte l’anno, è meglio che si rassegni al diradamento e alla calvizie.
Almeno nelle prime fasi, le cure contro l’alopecia androgenetica richiedono una certa costanza con, ad esempio, applicazioni locali e/o assunzioni di preparati per bocca giornalmente. Quando il fenomeno è sotto controllo si può invece ampliare l’intervallo tra un’applicazione e l’altra a 2-3 giorni. Questi “intervalli” tra le applicazioni sono portati solo ad esempio: ogni persona è un caso a sé e pertanto la terapia va modulata all’inizio secondo le peculiari caratteristiche e, nel corso della cura, secondo la responsività soggettiva.
Diversi sono gli scopi perseguibili di una cura per l’alopecia androgenetica:
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- Notevole rallentamento del fenomeno
- Arresto della caduta
- Ricrescita di nuovi capelli
Solo per fare un esempio dei risultati che oggi si possono ottenere, studi molto recenti hanno dimostrato che il trattamento con una sola delle sostanze attualmente in uso induce il mantenimento della chioma presente all’inizio della cura nel 32% dei soggetti, un arresto della caduta e la ricomparsa di qualche capello nel 22% dei casi e la ricrescita vera e propria di capelli nel 40%.
La fonte dell’articolo proviene dalla SITRI società Italiana di tricologia